Torniamo al nostro riad l’ultima sera, io e Marco. (A Marco ho rubato-regalato moltissime foto. Qui di seguito una in cui ho colto la sua rassomiglianza a Clint Eastwood
e alcune che lo ritraggono mentre beve il primo tè, la sera dell’arrivo a Fès).
Stiamo per uscire da Jemaa el–Fna, una piazza che mi sembra più grande di Tienammen (più grande, sicuramente, mi parrà la piazza di Meskal, ad Addis Abeba).
Marco attacca bottone con una facilità unica. È già a chiacchierare con un venditore che nel suo carretto ha un bel po’ di divertenti cianfrusaglie.
Chiedo al venditore il permesso di fotografarlo insieme a Marco. Acconsente. Mentre lo fotografo vedo che gli si increspano le labbra. Scattata la fotografia, gliene chiedo il perché: ha recitato un verso del Corano; così come in occasione di ogni impresa importante.
A questo punto si accarezza la foltissima barba (che risalta di più su di un’esemplare calvizie) e ci esorta a farcela crescere: in onore di Allah.
Gli dico che, da giovane, avevo la barba lunga e anche i capelli lunghi.
Mi snobba insinuando: “Alla maniera degli hippy!”
A peggiorare la china, anche Marco sorride.
Gli dico che mi ero fatta crescere la barba e i capelli per esaudire un desiderio della donna che amavo e che mi voleva barbuto e capelluto.
A questo punto, sembra imbarazzato, quasi esitante.
Allora, scherzoso, gli faccio osservare: “L’amore per una donna può rivaleggiare con quello per Allah?”
E chiudo dicendoli ch’è meglio rimandare il “dibattito” alla prossima volta; qui ci salutiamo.
Prima, nel bel mezzo del mercato, due scene:
- in una, un mercante, che imbonisce, quando gli chiedo se lo posso fotografare, mi dice un sì entusiasta: vedere per credere; (Marco mi dirà che mi ha dovuto difendere dai molti mercanti che mi avrebbero inseguito perché avevo scattato fotografie non pagate);
- a tavola, Marco attacca bottone con un signore che vende sigarette; badate bene, non pacchetti di sigarette (tantomeno delle risme di sigarette; eventualmente di contrabbando); ma sigarette “singole”! Chiedo se posso fotografare; acconsentono, sia Marco che il sigarettaro.